Tornata a Milano dall’Umbria, ho ideato il Progetto Fedora – arte donna-territorio-benessere- all’interno dei quartieri della città, passando a lavorare dalla donnina in terracotta alla donna in carne ed ossa mettendo a punto un format dedicato alla valorizzazione del femminile, alla centralità dell’arte e all’importanza del territorio. Ho quindi collaborato con diversi esperti di svariate discipline come con artisti e artigiani locali con l’idea che non occorre andare lontano per scovare i veri tesori quando ciò che davvero conta è il punto di visuale da cui si osservano le cose. Ho portato questo mio format in città per mettere insieme ciò che avevo sperimentato negli anni di lavoro artistico e di crescita personale; il teatro è entrato a fare parte dell’idea di arte nel territorio, così come la fotografia, la pittura e la scultura, l’artigianato prodotto con dedizione e cura e l’unione tra medicina tradizionale e quella alternativa. La sessualità, il cibo, la cura estetica ed esteriore, l’abbigliamento, il movimento consapevole, i sensi accesi e la conoscenza storica del territorio in cui si  abita e naturalmente il gioco ed il prendersi non troppo sul serio, come passi necessari a mio avviso per un esistenza più piacevole. Dove una donna soddisfatta e felice del proprio vivere porta nel mondo la migliore versione di se stessa cosa che genera di conseguenza beneficio per tutti. Una rete di artisti, artigiani e professionisti del benessere può inoltre essere proficua per tutti i partecipanti da molti punti di vista.